Nome: Acero
Famiglia: Aceraceae
L’Acero è una delle specie più apprezzate come bonsai spogliante; ha dei colori spettacolari in primavera ed autunno è bellissimo in inverno quando è completamente spoglio. Nell’emisfero boreale gli aceri sono presenti ovunque, dal Giappone all’America dalle pianure alle montagne e questo rileva senz’altro la loro grand’adattabilità per farne dei bonsai, n’esistono molte varietà ma quelle che si prestano bene sono: (palmatum, buergeriano, deshojo, campestre, lobelii, etc.). Come tutte le piante a foglia caduca l’inverno è il momento più bello per apprezzare la struttura dei rami, la corteccia fessurata o squamosa ed il fogliame è di facile miniaturizzazione, per queste caratteristiche per molti l’acero è una delle prime piante che si acquista. Le foglie dell’acero possono essere di vario colore cambiano a secondo del tipo di pianta e vanno dal verde al rosso, dal rosa allo screziato; i colori cambiano secondo le stagioni. L’Acero va posto all’esterno sempre tutto l’anno, la struttura degli aceri in natura è generalmente leggera ed ariosa, quindi i bonsai devono rispecchiare questa caratteristica; lo stile più adatto è perciò l’eretto casuale o una fisionomia asimmetrica con spazi evidenti tra i rami, molti aceri tridenti buergeriani sono piantati sulla roccia per mettere in risalto le loro belle radici. La potatura soprattutto quella di formazione è la cosa più importante da fare nell’acero, gli aceri producono gemme opposte. Poiché conviene dare alla struttura del bonsai una forma asimmetrica, avere rami secondari alterni e dare ad ogni parte del soggetto una regolare conicità è indispensabile riuscire a gestire il successivo sviluppo dei germogli secondo le proprie intenzioni. Come per tutte le altre essenze annaffiature e fertilizzazioni devono essere in sintonia con gli scopi da raggiungere; nel periodo estivo la pianta va innaffiata regolarmente importante è non farli restare a lungo inzuppati, la chioma va nebulizzata per mantenere l’umidità, nel periodo invernale le annaffiature si dilatano e ci si regola anche in base al tempo. La concimazione deve essere abbondante nel periodo di formazione cioè in primavera fino alla metà dell’estate con un concime con buona proporzione d’azoto, mentre dalla metà dell’estate in poi con un concime con fosforo e potassio. Gli aceri hanno delle radici forti e di facile crescita, il loro trapianto presenta quindi solo la necessità di districare bene le radici. Il terriccio usato per le piante nostrane deve essere leggermente calcareo, un poco acido per quelli giapponesi. Importante e fare un buon drenaggio con ghiaia di fiume (15%) torba (15%) akadama (70%); il periodo migliore per il rinvaso è di solito ad inizio marzo, sempre prima della ripresa vegetativa.
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