Nome: Frassino

Famiglia: Oleaceae

Fraxinus, è il nome botanico di questa pianta le cui origini sono sicuramente cinesi; molto probabilmente è stato MARCO POLO ad impiantare questa pianta nella nostra vecchia Europa (anche altre svariate tipo di piante) con il passare dei secoli si è adeguata perfettamente al nostro clima, grazie alla loro adattabilità possono essere tenute tranquillamente sia all’interno che all’esterno (a secondo dei modi in cui la pianta è stata abituata) a vista d’occhio il frassino si riconosce dalle foglie che sono di colore verde chiaro e lucide.       Gli amanti ma soprattutto gli esperti di bonsai tengono il frassino sempre all’esterno in tutte le stagioni  tranne in quei mesi in cui il freddo si fa più intenso (0° e sotto)  potandolo intorno al    mese di marzo, concimandolo da marzo  a giugno e da settembre a novembre preferibilmente con un concime a lenta cessione, ma se si è sprovvisti va bene anche un concime liquido. Per coloro che vogliono posizionare il bonsai all’interno, nel periodo invernale devono sistemarlo in un ambiente molto luminoso lontano da fonti di calore (anche da apparecchi elettrici).     Le annaffiature devono essere abbondanti e giornaliere, nei periodi estivi più caldi si deve nebulizzare anche la chioma, per il frassino che è tenuto all’interno l’annaffiatura varia a secondo della temperatura; in ogni modo normalmente si esegue una volta ogni due giorni.    Il rinvaso va eseguito in marzo con un terriccio composto di 50% d’akadama e 50% di terriccio pronto, importante è un piccolo drenaggio con ghiaia fine di fiume.

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Lino Camaioni & Cristiana Camaioni

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